IL RITRATTO FEMMINILE
Pubblicato da Bit Gallery il
Per la nostra rubrica “Inspired” oggi approfondiamo lo stile di uno dei maestri dell’arte contemporanea più controversi e lungimiranti: Gustav Klimt.
Appare fin da subito difficoltoso poter associare a questo artista un movimento, più comunemente si accomuna al suo nome Il Seccessionismo Viennese, di cui fu fautore e sostenitore indefesso.
La caratteristica primaria di questo movimento oltre a portare l'arte al di fuori dei confini della tradizione accademica, consta in un florilegio di arti plastiche, design e architettura, anche a una rinascita delle arti e dei mestieri: non vi era uno stile prediletto, sicché sotto l'egida di questo gruppo si riunirono i simbolisti, i naturalisti e i modernisti.
L’ispirazione per Klimt poteva venire da varie forme d’arte, l’oreficeria, che lo accompagnava fin da bambino per il mestiere del padre, era uno di queste non a caso il periodo “Aureo” è uno dei più conosciuti.
Anche in Giulia Caruso l’arte pittorica è prevalentemente ispirata da un altro ambito creativo e cioè la moda. Le stoffe e le sue fantasie nello specifico hanno provveduto a creare in lei uno stile originale e ben riconoscibile.
Le linee morbide, le geometrie accostate in diverse campiture creano ambienti irreali, trasportando lo spettatore in dimensioni parallele.
In Gustav Klimt le Arti sono tutte unite e finalizzate all’illuminazione della mente umana; l’emancipazione sociale e culturale avviene attraverso lo studio di diverse discipline, l’Uomo si evolve attraverso l’arte che gli da la possibilità di vedere anche oltre alle cose terrene.
Centrale nei lavori di Klimt è la figura femminile. Anche quando rappresentano figure allegoriche, le donne sono visibilmente ritratte da personaggi della vita quotidiana; talvolta si tratta di prostitute che vengono raffigurate con acconciature vaporose e trucco pesante, oppure sono rappresentate come femmes fatales, dai cui volti traspare una forza interiore straordinaria.
Anche in Giulia Caruso le donne rappresentate sono raffigurazioni allegoriche in particolare della natura e di come queste vengano unite negli odori, colori, luci e sapori della madre terra.
Caruso vive e opera nell’Isola di Ibiza da sempre associata alla forza delle donne. In particolare nell’opera “MoF: Masculine over Feminie energy” troviamo elementi assai vicini alle opere di Klimt, prima di tutto la folta chioma della donna ritratta, dorata e rivolta verso l’alto, inoltre lo sfondo è geometrico e irreale, costellato da simboli legati alla sessualità dell’uomo e della donna.
Questo ritratto vuole essere un omaggio alla forza delle donne, il contatto con la profonda natura di ognuna di esse (simboleggiato dall’Isola di Ibiza per l’artista) sprigiona forza e creatività e questo spesso inibisce i partner che vengono invece ammaliati dall’aspetto più peccaminoso dell’isola, la donna insomma cerca libertà anche dal maschio che in alcune relazioni più essere abusivo.
Giulia Caruso e Klimt trovano della figura femminile una forza allegorica legata alla natura ed al sovrannaturale e che esprimono attraverso la propria arte, che abbraccia in se differenti concezioni.
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