IL CUBISMO
Pubblicato da Bit Gallery il
Dopo alcuni mesi di pausa riprendiamo il nostro appuntamento mensile con “inspired”, una rubrica che indaga, accomunandoli, i grandi nomi dell’arte agli artisti emergenti. Un trait d’union tre la storia e il nuovo, che inevitabilmente viene ispirato dalla lezione del passato.
Oggi approfondiremo l’arte di Urto e la collegheremo, per alcuni aspetti, a quella di Picasso, nello specifico al suo periodo africano.
Urto è uno street artist italiano, il suo tratto distintivo sta nelle forme per campiture di ispirazione naturalista, prevalentemente rappresentate nella scala dei colori dai toni freddi dell’azzurro e del blu.
I soggetti sono spesso animali o forme semplici che riconducono ad una dimensione primordiale. Cosi come fa anche Picasso, l’intento di Urto nel suo percorso è quello di “mettere su tela”non la forma perfetta, bensì la parte più emozionale del pittore e quindi dell’essere umano.
Con molta probabilità è lo stesso meccanismo che ha portato Picasso al suo “Periodo Africano”, colpito dalla visione di queste maschere, Picasso, ne rimane immediatamente affascinato ed in particolare lo ispirerà la loro intensità espressiva.
Lui stesso dichiarerà che:
“ le forme delle maschere africane avevano la capacità di far percepire all’osservatore sentimenti immediati come il terrore, l’ilarità, la paura e la forza”
Anche nelle opere dedicate alle maschere di Urto, l’obbiettivo è quello di rappresentare vari stati d’animo, superando la perfezione delle forme e concentrandosi su un linguaggio più diretto ed onesto.
In questo caso la maschera ha un duplice aspetto: è liberazione dell’Io interiore, degli stati d’animo più intimi, quindi valvola di sfogo ed affrancamento dalle costrizioni della società, ma contemporaneamente, è anche simbolo delle debolezze umane, che vengono celate dalle maschere che tutti i giorni indossiamo.
Questo dualismo è presente in Picasso allo stesso modo, nonostante lui abbia vissuto un periodo storico differente. Il maestro cubista vede la nascita dell’era moderna, la sua società va via via configurandosi così come oggi la viviamo: globalizzazione, tecnologia e alienazione dell’individuo, simbolicamente nascosto da una maschera.
Urto vive la nostra contemporaneità, e la serie delle opere dedicate alle maschere nasce proprio durante il primo Lockdown, dove di punto in bianco, ha dovuto fare i conti con un’alienazione al contrario, come tutti noi. All’improvviso la società frenetica della globalizzazione si è fermata e tutti abbiamo dovuto prendere più coscienza di noi stessi, dovendo fare i conti con una dimensione più intima, a noi ormai estranea.
Ecco che l’artista e con lui tutti noi ha dovuto riscoprire l’autenticità dei propri rapporti, analizzando e debellando le proprie maschere e quelle degli altri.
LE OPERE DI URTO SONO IN VEDITA AL SEGUENTE LINK 👉 https://www.bitgallery.it/collections/urto
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